Anche per l’alimentazione degli anziani, come per le altre età, gli elementi essenziali della dieta mediterranea, sono quelli indicati.
L’importanza della dieta giusta per gli anziani
L’equilibrio nutrizionale della dieta mediterranea valido per ogni età ha maggiore valore per gli anziani. Tale dieta riduce il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, o di disturbi metabolici.
Spesso l’anziano per problemi legati anche al suo stato psicologico, con aspetti depressivi, possono portarlo ad una poca volontà nel cucinare o di preparare pietanze che richiedono un po' di tempo o impegno nella preparazione. Di conseguenza la dieta diventa monotona con verdura e frutta, vino, cibi salati, assenza di uova, eccedendo in condimenti. Oppure con pasta, riso, per piatti rapidi e veloci.
Questa alimentazione può portare a una malnutrizione, con una perdita di peso e la conseguente debolezza e possibilità di affaticamento creando uno stato di facile attacco da parte di malattie infettive.
Nei casi in cui lo stato psicologico porti a diete ipercaloriche, si potranno avere disturbi a carattere digestivo, con aumento del peso e con l’insorgenza di disturbi cardio vascolari.
Impegno fisico e alimentazione
L’alimentazione degli anziani va rimodulata, anche rispetto al minor impegno fisico con conseguente inferiore necessità di fabbisogno calorico. Chiaramente l’apporto di calorie necessarie varia rispetto al tipo di attività giornaliera svolta dall’anziano. Una persona che svolge un’attività fisica quotidiana avrà bisogno di più calorie di uno sedentario, con valori diversificati tra uomini e donne.
Il fabbisogno proteico deve essere superato con carni bianche o pesce ricco di acidi grassi Omega 3, utili per combattere aterosclerosi . Il pesce dovrebbe essere presente sulle tavole dell’anziano almeno tre volte a settimana.
Per il condimento l’olio extra vergine di oliva è l’unico consigliabile, a crudo, per il suo acido oleico per gli antiossidanti naturali, per la vitamina E presenti in esso.
Anziani e l'assunzione dei liquidi
Particolare attenzione all’assunzione di acqua. L’anziano tende a bere di meno, soprattutto nei periodi caldi il contenuto idrico si riduce. Ma anche per cause derivanti da cure mediche, terapie e sudorazione eccessiva per stati febbrili. La quantità di liquidi immessa nell’organismo può essere in varie forme, e in vari momenti nella giornata, al mattino a digiuno, durante i pasti, nel pomeriggio, aiutandolo con spremute, tè, tisane e un bicchiere di vino durante i pasti.
L’introduzione di liquidi è fondamentale sia per il ricambio idrico che per l’eliminazione di scorie da parte all’organismo. Per avere un apporto necessario di calcio, il latte è il primo alimento da prendere in considerazione, parzialmente scremato, per chi è intollerante si possono aggiungere alla dieta alimenti come lo yogurt e i formaggi, meglio se stagionati.
La frutta e verdura fresca, sono fondamentali, riducendo i prodotti conservati o precotti, aumentando il numero dei pasti nell’arco della giornata, riducendo le quantità di cibo in ogni singolo pasto, evitando il sovraccarico per la digestione.